Buongiorno
È un po\' che volevo affrontare questo argomento: lo stress da ambientamento. Per farlo vorrei partire da una ricerca di case studies di qualche tempo fa, realizzata da DN su un campione di 150 intervistati.
Certo il campione scelto non è suffciente per definirne elementi statistici rilevanti.
Rappresenta però un buon punto di partenza per affrontarne il problema.
Secondo il mio personalissimo parere e per riaffermare una banalità, (a meno che non sia già malato), siamo in definitiva noi a far ammalare i Discus. Già in fase di partenza!
Spesso vengono trascurate le più elementari norme \"acquariofile\" come:
1 - una corretta informazione generale dall\'acquarista sul pesce che piace: origine, tempo di
arrivo, alimentazione etc. etc.
2 - una migliore correzione dei parametri più importanti pH e conducibilità dell\'acqua in arrivo
(la nostra) rispetto a quella di partena (acquarista);
3 - un graduale adeguamento delle due temperature dal sacchetto alla vasca;
5 - un tranquillo inserimento del pesce... a luci spente e prolungato magari per un giorno;
6 - una corretta alimentazione senza eccedere nei primi giorni;
7 - una osservazione continua i primi giorni per vedere lo stato di salute generale;
8 - un adeguato controllo di compatibilità tra il nuovo arrivato e gli altri inquilini
9 - evitare l\'acquisto di più esempalri da acquaristi diversi.
ETC. ETC.
Se diamo una occhiata alla ricerca. emerge chiaramente un dato... allarmante, e che in definitiva, le patologie dei Discus in acquario sono indotte, con frequenza maggiore, da semplici sindromi da adattamento, dovute evidentemente a errori dell\'acquariofilo e quindi curabili con una migliore gestione dell\'acquario, del trasporto e dell\'alimentazione.
Meditiamo prima... che durante. Dopo è tardi!
Saluti
Segnalibri