Il potenziale redox e relativi strumenti per il controllo!
Mi aiutate ad approfondire l\'argomento e a capire se è possibile (leggi: spesa vale impresa) ad organizzarsi per l\'uso domestico? :dry:
Il potenziale redox e relativi strumenti per il controllo!
Mi aiutate ad approfondire l\'argomento e a capire se è possibile (leggi: spesa vale impresa) ad organizzarsi per l\'uso domestico? :dry:
Secondo me vale la pena acquistare gli strumenti per le varie misurazioni in vasca, ma quello di redox non lo reputo fondamentale.
Ti parlo per esperienze personali, a casa ho di tutto, PHmetro, conduttivimetro, misuratore di TDS su impianto osmosi, avevo anche il misuratore di potenziale redox con ozonizzatore, che non ha mai funzionato perchè il potenziale redox in vasca era sempre buono.
Ora se hai dei problemi legati al redox ben venga l\'acquisto, altrimenti io lo eviterei.
Una cosa che invece mi ha sempre incuriosito è un microscopio almeno a 400X, scusa per l\'OT.
E metto la mia opiniomne così si può valutare in base a idee diverse.
Il redoximetro non è fondamentale ma io lo reputo importante, chiaramente non è uno strumento di interpretazione immediata come un pHmetro, ma lascia le varie interpretazioni a seconda del caso.
Si può valutare se il tenore di ossigeno è nella norma, in quaeso caso bisogna monitorarlo prima e dopo le variazioni effettuate in quanto può aumentare anche di 100mV.
Si può valutare se nel filtro ci sono delle zone anaerobiche riducenti e si nota il redox intorno a +150mV o meno, chiaramente è decisamente più comodo con i filtri interni inquanto basta infilarci l'elettrodo in mezzo.
Si può valutare la formazione di sacche anossiche nel fondo, e si trova ancora più basso del caso precedente, se mai dovesse diventare negativo urgono operazioni immediate perchè si possono sviluppare sacche di acido solfidrico.
Per una buona conduzione della vasca un redox di +250mV va più che bene, se sale va ancora meglio, ma se sale troppo può significare che i nitrati sono alti, gli NO3 sono l'anione dell\'acido nitrico che è un forte ossidante.
Nell'acqua vecchia invece ci sono gli acidi organici che sono leggermente riducenti e abbassano il redox.
Lo strumento va tarato saltuariamente, ma più spesso che un conduttivimetro, e lo standard è buono per poco tempo, già due giorni sono troppi, è lo stesso degli standard pH ma dopo poche ore di contatto con l'ossigeno ne viene modificato, questo è un punto chiaramente negativo ma da tenere in considerazione perchè altrimenti le misure possono non corrispondere alla realtà.
Quindi vedi che ci sono parecchi accorgimenti da osservare e le risposte che puoi ottenere sono importanti, a te la scelta.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Ok, Soot\' soot\' (trad: piano, piano)
Vediamo se sto capendo.
1- La misurazione del redox ci dice se sta andando tutto bene: filtro che fa il suo dovere, equilibrio fauna e flora ideale, batteri laboriosi etc.... in tutto l\'acquario oppure in alcune zone (se si riesce ad accedere!)
2- Lo strumento però è delicato in quanto richiede frequenti tarature, (complesse?)
3- e questa è una domanda (da profano) un esito soddisfacente della misurazione renderebbe superflui i test per nitrati e ammoniaca?
p.s. per Fabio: ho letto il tuo messaggio ma non ho saputo rispondere. Avrai untuito ormai che non ne avevo. Peccato.
Ready, anche se io conosco.
1: in linea di massima si, il filtro nitrificante svolge una funzione ossidante nei riguardi dei composti azotati a partire dalle proteine degradate dagli eterotrofi, quindi se la vasca/filtro ha una tendenza leggermente ossidante significa che tutto va per il meglio.
Basta non drogare l'effetto ossidante con alchimie tipo ozono che possono portare anche verso settori più consoni alla disinfezione che alla depurazione biologica, in questo caso hai il ciclo dell'azoto nella stessa maniera che se in vasca ci mettessi acido solforico per batterie, capisci che tale acqua è decisamente irritante.
Per la misurazione in zone particolari è di guadagnato, quante volte si vedono salire dal fondo bolle di gas e ci chiediamo cosa sono? mah?
Che il fondo sia leggermente riducente è positivo in quanto ci si può aspettare un\'azione denitrificante, ma deve essere monitorata per evitare la formazione zone troppo riducenti, se lo sai per tempo sifoni il fondo o metti pesci che lo smuovano.
2: le tarature non sono complesse, sono uguali al pHmetro solo che serve avere più standard, ci sono quelli monodose, qua si tratta di mantenere sempre in efficienza lo strumento.
3: no, l\'acquario è un ecosistema multiplo in equilibrio, ci sono molte reazioni e sostanze che interagiscono tra di loro, i nitrati e l'ossigeno portano l\'ambiente verso l\'ambiente ossidante, il DOC l'opposto, ecc, se ci fosse solo un composto sarebbe possibile come dici, ma le reazioni che avvengono in vasca sono molteplici e spesso una interagisce con un'altra.
PS: peccato.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Ho messo la traduzione perchè è dialetto Barese
Quindi i test (acidità, durezza, nitrati, etc...) mi dicono che gli ingredienti sono buoni, la misurazione del redox mi da conferma che l\'ecosistema funziona. Giusto?
Oltre ad una misurazione periodica, dicevi che dovrà essere ripetuta al cambio di alcuni fattori, ad esempio il cambio acqua settimanale o la pulizia del filtro mensile? Per poi fare delle medie o semplicemente per associare i cambi di valore all\'evento e inquadrarle come tali? (nel senso che torneranno normali).
Esatto, il redox è un buon sistema per verificare il funzionamento ottimale dell'ecosistema in maniera un pò scorporata, acqua, fondo, ecc.
Esatto, quando fai delle singole migliorie, o almeno si spera ma 1 sola alla volta altrimenti non si percepisce il risultato, lo tieni monitorato prima-durante e nel tempo per verificare.
Naturalmente all'inizio lo userai più spesso, ad ogni cambio di acqua, ad ogni pulizia del filtro, ad ogni manutenzione della vasca, ecc, poi man mano che capisci cosa corrisponde a cosa, lo userai di meno.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Fabio hai perfettamente ragione sul discorso del potenziale redox, un buon potenziale vuol dire quasi sempre un buon equilibrio in acquario, ma molto spesso le misure più importanti sono di non facile applicazione ( fondo, filtro), e poi la lettura è mooooolto lenta, per non parlare della taratura dello strumento.
Peró come dicevi tu può essere uno strumento molto utile nell\'analisi di non facili problemi.
Grazie per le spiegazioni. Avevo intuito i vantaggi ma non ero sicuro di aver chiaro tutto il quadro della situazione. Pian pianino si aggiungono i vari tasselli. Ora toccherà alla pratica...
Vero, non è come il misuratore di KH che deve essere KH=4, il redox deve essere nel campo ossidante ma non troppo, cioè +250mV, ma in certe vasche l\'ottimale è arrivare a +300mV e con la sump si arriva anche più alti.
Viceversa se si usa un ambiente nitrificante ossidante e contemporaneamente un denitratore riducente il redox può essere anche più basso, usando acqua vecchia con poco DOC si può avere un redox come con la sump.
In parole povere va molto ad esperianza, ci sono dei concetti di base ma in base alla gestione, alle osservazioni dei pesci in base ai singoli cambiamenti, al tipo di filtro, ad aggiungere questo o fare quello, ci sono dei piccoli aggiustamenti personalizzati che vanno interpretati e valutati, il redox ci aiuta ad interpretarli e mantenerli costanti.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
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