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Discussione: Quando si può dire... che un pesce è sano?

  1. #11
    samuele
    Guest L'avatar di samuele

    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    salve a tutti,

    il concetto di \'salute\' -a mio modesto parere- non è un concetto scientifico: è piuttosto un\'idea di stampo o almeno di origine, se mi permettete, religiosa.

    E\' comunque un concetto \'negativo\', nel senso che non si tratta tanto di affermare uno stato \'positivo\', cioè la presenza di qualcosa, bensì l\'assenza di \'male\', o di malattia, nel nostro caso.
    E quindi per definire il concetto di salute, di un discus come di un cane, di un uomo ecc.., bisogna prima metterci d\'accordo su cos\'è la malattia.

    Male, malattia, morbo; sappiamo che la malattia non è la presenza di parassiti o virus; malattia è piuttosto il soccombere dell\'individuo a questi \'ospiti\' -e se l\'individuo soccombe dipende dal venir meno delle sue difese, spesso inficiate da quello che chiamiamo \'stress\', sforzo (eccessivo).
    Eppure si può essere malati anche senza che intervengano batteri, virus o parassiti.

    Abbiamo anche il termine \'patologia\', connesso evidentemente col \'patire\', col dolore.

    Un individuo sano, direi, è un individuo che non appare malato; non mi pare che si possa andare più in là di questo.
    La salute in termini più esatti è forse più un miraggio che un dato da analizzare.

    E tuttavia se l\'individuo non soccombe a eventuali \'attacchi\' o problemi, e non sviluppa una o più patologie, si può parlare di una \'forza\' dell\'individuo che ne determina la salute: un individuo è sano quando è abbastanza forte da far fronte a tutti gli attacchi che virus, parassiti, batteri, (e molto altro) sferrano per così dire a suo dànno.
    Se la sua forza è indebolita, o, che è lo stesso, se il carico \'nemico\' da fronteggiare è eccessivo, l\'individuo soccombe e sviluppa qualche patologia, per cui non si può più dire \'sano\'.

    Mi pare dunque ovvio che diminuire i fattori di stress sia la prima \'prevenzione\', ed evitare un eccesso di organismi \'aggressori\' da fronteggiare; ma che il sistema immunitario sia sollecitato, in sé e per sé, è cosa \'salutare\': rafforza le difese molto più del miraggio di un ambiente sterile.

  2. #12
    Nuovo Iscritto L'avatar di samuele
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    Ad ogni modo,
    per rispondere malamente all\'ultima domanda, io aggiungerei che non bastano 10 minuti anche perché è necessario vedere se il pesce emette feci, e come queste sono..
    (fra le moltissime cose da analizzare con cura).

  3. #13
    Nuovo Iscritto L'avatar di Alfredo Scarano
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    \" La salute in termini più esatti è forse più un miraggio che un dato da analizzare.\"


    concordo in effetti il termine alute non è identificabile in modo scientifico così come non si può definire il termine felicità in senso assoluto.

    Il discorso è determinare delle basi su cui basarci per scegliere dei pesci.

    In linea di massima un discus va osservato più volte ed in più riprese per essere convinti del\'acquisto ....

    Ma un aspetto importantissimo penso sia dividere tale disamina anche sui soggettida scegliere soprattutto in base all\'età.

    Io penso che una cosa è scegliere piccoletti di 2-3 mesi una cosa scegliere picccoli di 3-5 mesi e così via.

    Nel\'esempio di rosario ci troviamoa dover mettere mano al portafogli per un soggetto adulto il che mi sembra evidente porci di fronte ad un pesce in cui il manifestarsi del suo stato di benessere è manifesto.


    Io molto spesso mi faccio prendere dalla fretta quando desidero qualcosa ,ma ho imparato a mie spese ad attendere prima di scegliere dei soggetti un insegnamento che deriva dal frequentare i discus con cui dobbiamo pazientare alla grande......

  4. #14
    Nuovo Iscritto L'avatar di samuele
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    già.. magari prendiamo un pesce \'sano\', lo mettiamo nella nostra vasca altrettanto (finora) sana, e... pum! malato. o meglio, stressato.

    Rosario, tu dici che non dobbiamo metterti sul piedistallo, d\'accordo: ma in fondo, in tutto questo tempo, ho sempre più appurato che i consigli sentiti da te sono in fondo principi davvero \'salutari\' da cui non si può prescindere: prendere i pesci da un solo allevatore, non mescolare pesci di provenienze diverse (dicevi, se non sbaglio, massimo due), non stressarli subito e limitare al massimo lo stress, non prendere pesci troppo piccoli o giovanissimi o che abbiano già subito 2 o 3 passaggi da persone diverse prima di giungere nella nostra vasca, non prendere pesci vecchi che difficilmente si ri-abituerebbero a un ambiente diverso, ecc.. ecc..

    per questo vorrei sentire altri consigli da te, che certamente di riflessione e di esperienza anche pratica, sull\'argomento, ne hai da dire!
    questa discussione è su uno di quei temi che si chiamano \'fondamentali\'.

  5. #15
    Administrator L'avatar di rosario curcio
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    Ciao Samuele

    Troppo buono. Volevo partire da una domanda primordiale cara a tutti gli acquirenti di Discus, per affrontare il vero problema. E cioè: ma la vasca è sana? Tu stesso prima di stabilizzare la tua, hai affrontato duemila problemi.

    Il punto focale è che il Discus dovrebbe avere l\'ultimo passaggio proprio nelle nostre vasche, pertanto da noi arriva stressatissimo. Ecco che la vasca (la sua vera casa) è importantissima.

    Se è malato il discus si vede. Se aspettiamo qualche giorno prima di acquistarlo possiamo verfiicare anche se una eventuale patologia latente... affiori in superficie. Lo osserviamo mangiare ma soprattutto che faccia le sue deiezioni e che siano normali. Comunque senza ripeterci... l\'articolo che segue è più che sufficiente.

    Articolo


    In conclusione volevo arrivare a questo... QUANDO SI VEDE CHE UN DISCUS E\' SANO?
    Quando riesce a sopravvivere alla nostra inesperienza. La provocazione è voluta.

    ciao
    Rosario Curcio Amministratore
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  6. #16
    Nuovo Iscritto L'avatar di samuele
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    ecco la perla di saggezza che volevo!:P

    ovviamente per sopravvivere intenderai anche vivere \'bene\'!

    come sai, io avevo molti giovanissimi esemplari in una vasca, in cui nel giro di un mese ebbi diversi problemi: alla fine li trasferii nella vasca grande, ben avviata e \'matura\'.. da lì in poi la sola cosa che ho visto è stata una crescita spaventosa. eppure, non erano gli stessi pesci??

    quando poi uno vede un problema e comincia subito una cura, spesso i problemi, purtroppo, non fanno che moltiplicarsi. come hai detto, io ci ho messo molto tempo prima di stabilizzare la mia vasca; e da allora, posso assicurare, non ho più fatto alcuna cura, neppure dopo aver immesso altri pesci, discus o compagni di vasca.
    ovviamente resta l\'onere di scegliere un pesce non malato, e qui l\'articolo che ho letto mi pare un valido aiuto, oltre all\'esperienza.

  7. #17
    Administrator L'avatar di rosario curcio
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    Volevo rispolverare questa discussione che trovo ancora molto attuale. Anzi, vista la sezione malattie, attualissima!

    Ho maturato la convinzione che il discus è un pesce robusto è purtroppo la nostra \"negligenza\" (per usare un eufemismo) a renderlo \"delicato\".

    Sempre più spesso si ricorre al medicinale, ormai abbiamo due/tre prodotti usati come la panacea per tutti i mali. Quando la medicina più sana, economica e funzionale è ancora la prevenzione.

    Continuaiamo a comprare Discus con la sempre più convinzione che tanto se succede qualcosa lo posso curare.

    Tanto se succede qualcosa, è difficile curare se non si hanno due/tre vasche per le eventuali cure del caso. Nella maggioranza dei casi ci troviamo di fronte a discusofili con una sola vasca, e in molti casi la stessa vasca è troppo piccola.

    Applicate le regole fondamentali e dedicate tempo a osservare i vostri pesci e soprattutto dedichiamogli almeno 50litri di passione a pesce e vedrete che l\'acquariologia pro discus è un hobby fantastico.

    Buona discussite a tutti...
    Rosario Curcio Amministratore
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  8. #18
    Junior Member L'avatar di LordFenner
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    Come sai condivido da tempo questa filosofia e la sottoscrivo in pieno... Da tempo ho espresso la convinzione che la sezione malattie vada chiusa o quantomeno limitato l\'accesso solo a chi deve chiedere aiuto con la possibilità di rispondere solo a chi è abilitato da qualifiche e non da io farei cosi... Si legge purtroppo spesso su tutti (anche questo) i siti utenti con la smania di curare qualcosa.... Magari per noia, magari perche tutti hanno curato qualcosa.... Ho letto di uso di medicinali mortali per filtri e pesci usati per un banale sfregamento... Paranoie per C.ZZ.T. (aggiungete voi le vocali come alla ruota della fortuna) che alla fine portano i pesci a star peggio di prima se va bene.. A molti di questi darei un dottore che li curasse come loro curano, anzi come loro maltrattano ed uccidono i LORO pesci, che tanto per inciso non hanno scelto di finire nell\'acqurio per esere torturati. Molte volte ci vorrebbe piu cervello e meno paranoie o peggio meno noia.... per passare una serata c\'è di meglio che curare i pesci sani.

  9. #19
    Nuovo Iscritto L'avatar di samuele
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    I vecchi (anzi, ormai vecchissimi) articoli del mio amico Alessandro Celli!!! \'\'Almeno 60 litri per ogni discus\'\'... eh si, le prime letture di quando avevo 13 anni..

    Ma è come con i consigli dei genitori.. ci si scorda tutto e poi si impara a proprie spese.. - E poi ripeteremo le stesse cose ai nostri figli!:side:

  10. #20
    Nuovo Iscritto L'avatar di Angel31
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    Re:Quando si può dire... che un pesce è sano?

    Rivango questa discussione perchè la giudico molto interessante e stimolante.

    Vorrei portare l\'attenzione, in particolar modo, su un aspetto che, personalmente, penso sia stato poco approfondito ma che costituisce un punto basilare nel momento della scelta dell\'esemplare...cioè quella che Rosario ha chiamato \"vera casa\". Inoltre ho anche una domanda da porre in parte legata a questa \"variabile\".

    Partendo dal presupposto che è difficile dare una definizione al termine \"malattia\" (poichè in natura l\'essere \"sano\" è semplicemente un essere in equilibrio con i patogeni che lo circondano...quindi il sano è in realtà un processo dinamico fondato su una guerra quotidiana e costante tra agenti patogeni e sistema immunitario), credo tuttavia che quanto scritto in quell\'articolo sia utilissimo per avere almeno un\'idea se il pesce che stiamo osservando dal nostro negoziante sia in quella condizione di \"equilibrio\" (cioè sano) o, al contrario, in uno stato di disequilibrio (quindi malattia).

    Ma questo essere \"sano\" è un punto da considerarsi sempre primario nella scelta dell\'esemplare?

    E\' infatti, a mio avviso, proprio qui che entra in gioco una riflessione che il cliente deve fare...cioè sulla \"casa\" che lo accoglierà!

    Un allevatore per motivi legati al bisogno di crescere il maggior numero di esemplari li cresce in vasche \"sterili\" (nel senso prive di arredamenti) e con condizioni igieniche molto buone. Tutto ciò ha l\'effetto di far calare la concentrazione di patogeni con cui i pesci entrano in contatto a livelli molto bassi.

    Se da una parte ciò li tutela, dall\'altra, a mio avviso, si ha la creazione di esemplari che comunque saranno meno preparati ad affrontare patogeni e, quindi, alla vita in vasche arredate e piantumate dove la loro concetrazione è chiaramente molto elevata (non sto considerando, infatti, altri allevatori che li metterebbero in vasche sempre sterili).

    Così, quando siamo davanti alla vasca, il vedere pesci sani e belli non sarà sicurezza di un pesce sano nel nostro acquario, poichè appena inserito il pesce subirà un immediato assalto da parte di tutti quegli agenti patogeni che, spesso, non ha mai neanche incontrato in tutte le fasi della sua crescita. L\'effetto di ciò può essere aggravato da un errato inserimento, stress del trasporto ecc...così come è chiaro che un esemplare forte e che non mostra problemi reagirà più attivamente (in teroia).

    Questo è il motivo per cui non comprerei mai un esemplare proveniente da un allevamento che si definisce \"privo di parassiti\",poichè giudico tali esemplari destinati solo ad altri allevatori che potranno continuare ad allevarli nelle medesime condizioni e non certo a vasche arredate o di comunità.

    E qui scatta una domanda che volevo porvi...

    Siete davanti a quella vasca pensando a quale pesce comperare. Vedete un esemplare la cui salute non vi convince pienamente (magari perchè lo vedete un pò inappetente o strusciarsi su oggetti o con feci bianche e ventre grossino)tuttavia riconoscete un esemplare potenzialmente molto bello con buone carte per diventare esteticamente un gran discus...cosa fate? Lo scartate sul principio del \"meglio non rischiare\" o lo comperate basandovi anche sulla fiducia acquisita in voi e che vi porterà a quella frase \"lo prendo e se dovesse effettivamente manifestare quella patologia allora interverrò così...\" e consapevole anche del fatto che pure un esemplare sanissimo in vasche sterili (quindi dal negoziante o allevatore) può ammalarsi immediatamente nel momento in cui sarà posto in una vasca arredata 8perchè dovrà trovare un equilibrio con i patogeni presenti in vasca)?

    Non so se la domanda è chiara...:unsure:

    Luca

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