Luca mi han gonfiato di botte oggi alla partita... ho un mal di testa bestiale...
o fai un riassunto mi chiami tra 20 minuti e ne parliamo che tutto non riesco a leggere... inch:
Luca mi han gonfiato di botte oggi alla partita... ho un mal di testa bestiale...
o fai un riassunto mi chiami tra 20 minuti e ne parliamo che tutto non riesco a leggere... inch:
Marco Mancini scritto:
:dry: ...Luca mi han gonfiato di botte oggi alla partita... ho un mal di testa bestiale...
o fai un riassunto mi chiami tra 20 minuti e ne parliamo che tutto non riesco a leggere... inch:
ma è possibile che ti gonfiano sempre e che le prendi poi sempre???
Almeno spero che ne hai anche date...
Se hai mal di testa mi sa è meglio che vai a nanna... io te lo aggraverei con i miei viaggi :woohoo:
Ma in realtà oggi esordivamo in serie A e abbiamo pure vinto! Quindi...
Argomento troppo interessante. Teniamolo in stand by ancora un pochino... c\'è troppa carne sul fuoco. E la fiamma è alta...
Io quando mi trovo di fronte ad una vasca a scegliere l\'esemplare come sempre insegnato da voi guardo determinate cose,sicuramente non prendo pesci malati,visto e considerato anche il prezzo che costano.
Riapro questo topic con l\'ennesima provazione... e cioè: sono più predisposti ad ammalarsi oppure ad ammalare (infettare) i pesci dell\'allevatore professionista oppure quelli dell\'allevatore amatoriale?
Secondo me non c\'è molta differenza.
Nel caso del professionista si ha la possibilità prendere visione di una casistica molto ampia e quindi si ha maggiore possibilità di prendere decisioni oggettive.
Nel caso dell\'amatore si ha il vantaggio di poter instaurare un rapporto fiduciario più limpido e non inficiato dal dover portare a casa il pane per la propria famiglia.
L\'amatore è pero\' a mio avviso soggetto a eccesso di zelo ad esempio nel liberare da parassiti i nostri pesci o a mettere un po troppo \"amore\" nelle cure e per me portare a risultati opposti quando ceppi di parassiti resistenti in pesci ripetutamente trattati con medicinali vengono inseriti nelle vasche di altri.
I pro e contro da tenere in considerazione sono comunque tanti e non riguardano solo i patogeni.
[COLOR=#008000][B]Per sposarsi ci vuole un testimone! Come per un incidente o un duello...[/B][/COLOR]
Risposta molto sensata Stefano. Bene...
Ciao!
A mio parere la domanda è considerare in riferimento alla tipologia diprodotto...
Quello amatoriale è, se veramente tale, sicuramente più tracciabile...L\'appassionato sa vita e morte e miracoli delle sue tre o quattro covate all\'anno..Compresi i trattamenti fatti e le patologie eventualmente riscontrate......
Il prodotto professionale è un incognita....
Inoltre il professionista per prassi tratta tutti i suoi animali indipendentemente dalla patologia ....non rischia di certo!
Concludo con un dato assolutamente personale e parziale...
Finchè ho comprato pesci ho avuto problemi di assestamento da quando non ne compro più e gli evwentuali nuovi sono rigorosamente separati dai ceppi che ora posso definire \"miei\" non so cosa sia una parassitosi od una batteriosi...... :P
Sono in buona parte in accordo con Nimbus, ma...
Credo che il discorso parassiti e resistenze sia da invertire. Credo sia più facile il verificarsi di una situazione del genere in un allevamento professionale con centinaia di pesci, piuttosto che in un piccolo allevamento con qualche decina (forse). Per il semplice fatto dei numeri! Proprio perchè l\'amatore ha generalmente pochi pesci che conosce a memoria ed è in grado di identifiacre possibilità di malessere sul nascere, potendo intervenire e prevenire senza l\'uso di medicinali. Invece un allevamento con centinaia di pesci credo utilizzi più facilmente terapie preventive di massa anche in assenza di sintomi, solo per evitare di perdere la pagnotta di cui stavi parlando (badate bene che non è una critica, anzi... io stesso farei così).
Inoltre un grande allevatore ha sicuramente molte più visite ed entrate di pesce rispetto ad un amatoriale, il che vuole dire che ha più fattori potenziali di rischio.
In ultimo va valutato però il discorso che non credo ci sia grossa differenza tra questo e quello, nel senso che la capacità di risposta immunitaria è legata alla memoria immunitaria (ossia a quello con cui si è venuti a contatto ed a cui si è sopravvissuti) ed allo stato di salute generale. Questo vuole dire che nel momento in cui un pesce viene spostato entra in contatto con un universo nuovo di cui molte cose gli sono sconosciute. solo il suo stato generale e la sua \"rusticità\" gli permettono di sopporatre i nuovi insulti. Il problema però si pone quando pesci abituati ad un certo insulto vengono messi assieme a pesci che non lo hanno mai avuto. Quindi i primi (portatori sani) rischiano di essere bacino di infezione per gli altri. Quindi, ricollegandomi a quanto sopra, credo il rischio maggiore (stiamo parlando di percentuali simili in ogni caso) sia legato a pesci che derivano da allevamenti con maggiori rischi di potenziale contagio e possibili parassiti resistenti, ossia gli allevamenti più grossi.
Ma in generale poi si risolve tutto in un nulla di fatto perchè lo stato generale dei pesci è tale da essere in grado di sostenerli. Certo è importante fare le scelte in maniera da creare gruppi omogenei ed equilibrati nell\'ambiente in cui li si mette a vivere, così da ridurre lo stress e non pesare ulteriormente sul sistema immunitario e sul pesce.
In risposta precisa alla tua domanda \"sono più predisposti ad ammalarsi oppure ad ammalare (infettare) i pesci dell\'allevatore professionista oppure quelli dell\'allevatore amatoriale?\"
Riponderei un diplomatico: tutti e nessuno... proprio perchè quello che fa la differenza è lo stato generale dei pesci, dato che quando si mischiano pesci (ma animali in genere) di diverse provenienze si ha sempre differente memoria immunitaria e quindi uno scambio di schifezze c\'è sempre.
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