Originariamente Scritto da
patrizio pavasini
Carissimi, un piacere leggervi, anche se un po' difficile quando entrate a piè pari con termini molto tecnici.
io ritorno sulla terra e legandomi a quanto scritto da @
lucaspaltro qualche pagina fa, dove diceva: "il mio cane e i miei pesci stanno bene " faccio le mie belle domandine da prima elementare:
-come faccio a capire se i pesci stanno bene? x logica: in natura gli scopi principali sono sopravvivenza e riproduzione, se i miei pesci in vasca sopravvivono e si riproducono, vuol dire che stanno bene? ( i tuoi luca si riproducono? se no, stanno malissimo o sono gay ahaha); i miei, tirati su solo a tetra discus, vivono e si riproducono, 2 soggetti li ho terminati per vescica natatoria compromessa, ma il resto del branco parrebbe in forma
- se inizio una sorta di sperimentazione dividendo la vasca e somministrando 2 mangimi diversi a due gruppi di avannotti della stessa covata, arrivato all'età subadulta dei soggetti è possibile secondo voi riscontrare differenze visibili ad occhio nudo?
- dovendo somministrare due differenti tipi di mangime, per avere una sorta di equiparazione, devo tritare entrambi i mangimi e somministrare la stessa quantità in grammi/giorno?
- se come ha detto Marco, gli animali sono opportunisti al punto di adattare dieta e metabolismo in funzione delle risorse disponibili, è giustificato pensare che di fronte ad un preparato industriale, somministrato oramai da decenni ai soggetti nati in cattività, questi abbiano oramai modificato il loro sistema digestivo in funzione dell'unico cibo disponibile?
vanno bene risposte da prima elemetare come anche le relative sgridate se ho detto molte castronerie.
ps marco mi sà che devi rientrare in pianta stabile in MD
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