DRONCIT E FLAGYL
Il principio attivo del droncit è il praziquantel da acquistare in farmacia, 1/4 di capsula di droncit polverizzata su 50 gr. di pastone ed alimentare i pesci con questo pastone medicato per 3 giorni, meglio se in una vasca senza fondo.
Espulse le tenie, che andranno sifonate, portare lentamente (1 grado al giorno) la temperatura sui 33°C ed aggiungere una capsula polverizzata di flagyl ogni 25 litri d'acqua oscurando la vasca perchè il metronidazolo è fotosensibile.
La cura dovrà durare 5 giorni, il 6° cambio del 30% dell'acqua e filtrare con carbone attivo per 3 giorni che poi deve essere buttato.
Da ripetere il tutto dopo 2 settimane.
La cura è attiva contro le tenie ed i flagellati, non contro la capillaria.
Se le pinne sono rovinate, qualche esperto consiglia di accorciarle con delle forbici affilate, questa operazione va fatta esclusivamente da mani esperte con utensili adeguati.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Kx_250| (17-04-20)
FUMAGALLIN - MULINELLO
La Whirling Disease o volgarmente malattia del mulinello può dipendere dal Myxobolus cerebralis, è quasi incurabile e colpisce prevalentemente l'esemplare alfa, sopratutto negli esemplari di cattura.
I sintomi caratteristici dell’infezione, vale a dire coda nera e movimenti natatori scoordinati e rotatori lungo l’asse principale del corpo, seguono dopo un periodo di incubazione da 2 a 8 settimane dopo l’infezione e possono continuare per circa un anno. I movimenti convulsi sono determinati dall’invasione della capsula cartilaginea, che circonda l’organo uditivo dell’equilibrio nelle ossa craniali, da parte dei trofozoiti del M. cerebralis. I trofozoiti rappresentano un passaggio evolutivo intermedio del parassita. Il pesce colpito dalla tipica sintomatologia rimane privo di forze ed esausto dallo stordimento dovuto al movimento di rotazione.
Conseguentemente si ammala per malnutrizione, stress e successivo attacco da parte di parassiti e batteri. Perciò la maggior parte dei pesci colpiti dalla malattia alla fine muore.
La whirling disease é trasmessa dalle spore del parassita, vengono ingerite dagli animali e aprendosi all’interno del canale alimentare attraverso la parete intestinale migrano ai cosiddetti organi “bersaglio” in particolare alla cartilagini della testa dei giovani pesci. In seguito a questo le funzioni dei nervi simpatici vengono parzialmente bloccate e i cromatofori della pinna codale, cioè le cellule responsabili della pigmentazione, dispersi provocando una colorazione nerastra della stessa.
Questi sintomi si manifestano perché il tessuto cartilagineo é stato intaccato e a seguito di una contemporanea formazione di granulomi epiteliali di reazione dovuti all’entrata del parassita. Queste anormalità influiscono quindi sul deperimento generale del pesce che può sopravvivere finché in grado di alimentarsi.
Alcuni farmaci come furazolidone, furoxone, benomil, fumagillin, proguanil e clamoxyquine hanno dimostrato di ostacolare lo sviluppo delle spore, e quindi di ridurre i tassi di infezione.
Negli allevamenti di salmonidi si cura con fumagillin prodotta da Chinoin fatta assorbire nel granulato in ragione di 1mg/gr di mangime.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Kx_250| (18-04-20)
Me l'ero scordata questa sezione!!!
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VESCICA NATATORIA
Il problema della vescica non è una solo, può essere un'infiammazione dovuta ad uno sbalzo termico, può essere un'infezione batterica spesso conseguente all'infiammazione, possono essere sporozoi che spesso colpiscono anche altri organi, se si tratta di grossi rigonfiamenti può essere microsporidia e purtroppo è incurabile.
La cosa migliore sarebbe fare un vetrino di un pesce morto così da capire cosa fare per curare o prevenire il problema con gli altri.
Se si tratta di un'infezione batterica si può curare con 25mg/100l del principio atttivo trimetroprim che si può anche abbinare a 100mg di sulfamidico, oppure con Eusaprim che è già pronto con i due principi atttivi, 1 compressa per 80 litri di acqua in vasca a parte senza carbone per 5 giorni, aerare bene e controllare ammoniaca e nitriti, eventualmente fare un cambio parziale e ripristinare il medicinale nell'acqua del cambio.
La semplicità è il punto di arrivo, non di partenza.
Kx_250| (21-12-20)
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